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Chemioterapia e alopecia: il progetto Onco Hair

14 Settembre 2021

L’alopecia è tra le conseguenze più temute della chemioterapia, una volta superato lo choc per la diagnosi e la paura di morire a causa del tumore.
Circa il 47% delle donne la considera l’aspetto più difficile da accettare legato alle cure e il 10 % delle malate è tentato di rifiutare le cure, proprio per evitare la perdita dei capelli.

Onco Hair: protesi contro l’alopecia

Ad oggi il rimborso della parrucca non è previsto dal Sistema Sanitario Nazionale, anche se alcune regioni stanziano fondi a copertura parziale o totale per l’acquisto.
Il progetto Onco Hair, a cura dell’Associazione per il Policlinico Onlus, Fondazione Cariplo e CRLAB, dona protesi tricologiche di capelli naturali alle donne che vivono in condizioni economiche disagiate e devono affrontare il percorso della chemio.

Più che una parrucca si tratta di una protesi del capillizio altamente personalizzata, un progetto realizzato presso i laboratori CRLAB di Zola Pedrosa (Bologna) ed esportato in tutto il mondo.
La protesi è realizzata con capelli umani inseriti uno alla volta in una membrana polimerica biocompatibile coperta da brevetto.

Come migliorare l’immagine di sè durante la chemio


La guerra contro il cancro si combatte partendo dallo stato d’animo giusto.
Molte delle donne intervistate lamentano il senso di impotenza, di vergogna nell’indossare le parrucche tradizionali che spesso creano disagio spostandosi e attirando lo sguardo delle persone.
Sentirsi continuamente guardate come malate, aumenta la sofferenza psicologica.

Infatti, uno studio pilota realizzato da Salute Donne Onlus e condotto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano ha misurato in 10 punti di miglioramento sulla scala BIS (scala dell’immagine corporea che va da 0 a 30) l’impatto positivo dell’indosso del dispositivo, rispetto alla parrucca.

I capelli, soprattutto nelle donne,  sono un elemento identitario fondamentale e nonostante la ricrescita dei capelli sia prevista dopo circa 3-6 mesi dalla fine delle cure, è bene capire qual è il modo migliore per convivere con i cambiamenti fisici indotti dalle cure.