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I numeri del cancro in Italia: nel 2020 stimate 377mila diagnosi in più

9 Novembre 2020

Secondo i risultati del decimo censimento “I Numeri del Cancro in Italia” sono 377mila le nuove diagnosi oncologiche nel nostro Paese.

La ricerca condotta dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in collaborazione con altri enti impegnati nella lotta contro i tumori ha evidenziato come i numeri delle diagnosi siano in crescita per le donne, circa 6000 in più rispetto al passato.

In generale il tumore più frequentemente diagnosticato nel 2020 è quello alla mammella, seguito dalla neoplasia al colon-retto, da quella al polmone, prostata e vescica.

Positivi i dati che riguardano il cancro al colon-retto, per il quale si verifica una diminuzione della mortalità di circa il 20% rispetto al picco di intensità del 2013.
L’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative ha avuto come conseguenza un aumento delle persone vive dopo la diagnosi e in molti casi addirittura con le medesime aspettative del pre malattia.

Purtroppo si registra un costante aumento dei casi di tumore al polmone nelle donne, causato dal fumo di sigaretta, della cui relazione con molti tipi di neoplasie si è più volte discusso.

Aspettativa di vita post diagnosi

Almeno un paziente su quattro (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.
Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015, in diminuzione per entrambi i sessi.

Nelle donne la sopravvivenza a 5 anni è migliore di quella maschile, questo dato è legato al fatto che il cancro alla mammella è più facilmente diagnosticabile rispetto ad altre neoplasie.
 
La decima edizione de “I numeri del cancro in Italia” conferma la qualità del nostro Servizio Sanitario Nazionale: rispetto a 10 anni fa cresce il numero di donne e uomini che sopravvivono alla diagnosi di tumore, aumenta l’aspettativa di vita e diminuisce il tasso di mortalità.

I dati testimoniano, inoltre, l’efficacia dei programmi di screening e la necessità di adottare stili di vita corretti.
Gli italiani prendono sempre più coscienza che alcune abitudini, come fumare, bere alcool e condurre una vita sedentaria sono variabili determinanti nello sviluppo di patologie oncologiche.