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Gleason score: aggressività del tumore prostatico

10 Gennaio 2022

La distinzione tra i tumori aggressivi e quelli benigni alla prostata si basa sull’analisi delle caratteristiche cliniche e patologiche analizzate con l’uso di strumenti prognostici come il punteggio di Gleason.

Il tumore alla prostata è una patologia molto diffusa tra gli uomini e si differenzia in adenocarcinoma aggressivo, in grado di svilupparsi velocemente fino al decesso del paziente; e tumore indolore, che si sviluppa lentamente e va monitorato nel tempo attraverso una sorveglianza attiva.

Le rilevazioni sul cancro prostatico sono a livello istologico, quindi effettuate sui tessuti, mentre nel resto delle neoplasie si analizzano le cellule tumorali e si parla di esame citologico.

Il punteggio di Gleason: cos’è

È l’indice che definisce il grading (l’aggressività) del tumore alla prostata.

Il punteggio di Gleason è un dato soggettivo frutto dell’analisi al microscopio dei tessuti del malato ottenuti mediante biopsia o intervento di asportazione totale o parziale della prostata.

L’anatomopatologo osserva il tessuto, assegnando un punteggio da 1 a 5: con 1 si indica che il tessuto è molto simile a quello di una ghiandola prostatica normale, mentre il punteggio di 5 rappresenta il campanello d’allarme.

Poiché il tumore alla prostata colpisce in maniera diversa aree adiacenti, il tessuto di ogni area riceve il suo punteggio, la somma è lo score di Gleason totale.
Per esempio:
Se il punteggio di Gleason è descritto con la somma di 3 + 4 = 7 significa che l’aria più estesa ha un punteggio di tre, mentre quella più piccola di quattro.

In generale:

  • Punteggio minore di 6, il tumore si diffonde lentamente e non ha generato metastasi
  • Punteggio uguale a 7, il tumore ha un’aggressività intermedia
  • Punteggio da 8 a 10, il tumore è altamente aggressivo

Lo score di Gleason insieme ad altri parametri, come il TNM per la stadiazione, permette di connotare l’aggressività del tumore e il percorso di cura da intraprendere, nonché la sopravvivenza a 5 anni del malato.

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