La malnutrizione rappresenta un problema serio del percorso terapeutico oncologico, perché sia il tumore che le terapie possono influenzare negativamente l’appetito, causando gravi conseguenze sullo stato nutrizionale.
Il malato di cancro ha spesso evidenti difficoltà a nutrirsi in maniera adeguata, frequenti sia i casi di malnutrizione per difetto: la perdita di peso e massa muscolare peggiora di gran lunga la qualità di vita, conducendo in alcuni casi alla morte; e quelli di malnutrizione per eccesso, la quale si verifica soprattutto nelle donne affette da tumore al seno o all’ovaio e anche in questi casi il sovrappeso e l’obesità possono rappresentare un fattore ulteriore di rischio per la malattia metabolica e ridurre l’efficacia delle terapie.
In particolare, l’aumento di peso può essere conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci oncologici, che aumentano la ritenzione idrica o comunque la difficoltà di espellere fluidi in eccesso; o dal fatto che per stress la donna durante la terapia mangia di più e pratica meno attività fisica.
Prima di vedere cosa si può fare nel concreto, cerchiamo di rispondere al perché il paziente oncologico va incontro a casi di malnutrizione per eccesso o difetto.
La malnutrizione rappresenta la comorbilità nei pazienti affetti da cancro, così diffusa da influenzare la prognosi, tanto da essere considerata una malattia nella malattia.
Circa il 40% dei pazienti ha già perso peso prima della diagnosi e questo stato poi non fa altro che peggiorare durante le terapie.
Le cause della perdita di peso durante il cancro possono essere molteplici e in parte dipendono anche dal tipo di cancro, cerchiamo di riassumerle così:
Per prima cosa è necessaria una valutazione sullo stato nutrizionale del paziente oncologico.
La valutazione, effettuata da un nutrizionista clinico su indicazione dell’oncologo, è importante anche per capire la reazione del malato ai trattamenti oncologici.
Essa è basata sulla storia clinica del soggetto, sulla composizione corporea, sulle analisi pregresse ed è fondamentale perché permette di stilare un piano nutrizionale personalizzato con il giusto apporto di energia e nutrienti.
Anche perché partiamo dal presupposto che non esistono alimenti che non possano essere consumati in maniera assoluta.
E’ bene seguire un’alimentazione adeguata allo stato di nutrizione, al tipo di cancro e ai trattamenti ricevuti.
In generale, gli esperti per prevenire casi di malnutrizione oncologica consigliano di assumere un’adeguata quantità di proteine (pesce, uova, carne, legumi, latte e derivati) e di alimenti ricchi in acidi grassi omega-3 (il pesce azzurro ne è particolarmente ricco).
Inoltre, è bene non affidarsi mai ai consigli di Google, ma fare sempre riferimento al proprio medico o oncologo, il quale suggerisce cosa mangiare prima, durante e dopo la terapia, cercando di lenire agli i fastidiosi effetti collaterali della chemioterapia.
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