Onconnext: le 10 proposte per un’oncologia territoriale
Onconnext: tumore al seno e oncologia territoriale, un binomio necessario è il documento che riassume le proposte delle principali associazioni italiane, A.N.D.O.S. onlus, Europa Donna Italia, F.A.V.O. Donna, IncontraDonna onlus e Salute Donna onlus, rappresentative e attive localmente, presentato a luglio alla Camera dei Deputati.
Le maggiori associazioni italiane per la lotta contro il cancro al seno presentano alle istituzioni le loro proposte per rendere le cure a livello territoriale più vicine al malato e alle famiglie.
Il risultato è frutto della collaborazione con clinici d’eccellenza nella lotta contro il tumore al seno, come la Dott.ssa Rossana Berardi, Ordinario di oncologia all’Università delle Marche e Direttore della clinica oncologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali riuniti di Ancona, e Luigi Cavanna, Presidente di CIPOMO e Direttore del Dipartimento Oncologia- Ematologia Azienda USL di Piacenza.
Il documento è affiancato da testimonianze, riflessioni, linee guida della comunità scientifica, per facilitare un intervento più intensivo dei decisori, soprattutto a livello territoriale.
Secondo le associazioni firmatarie, bisogna rileggere l’assistenza territoriale, partendo dai centri di senologia, non senza coinvolgere gli enti attivi sul territorio, per l’appunto.
Dieci proposte per migliorare la qualità di vita delle pazienti
Dieci sono le proposte imprescindibili per costruire una presa a carico ottimale e continuativa della paziente, con l’integrazione del setting ospedaliero nel territorio:
- Collaborazione tra i centri di senologia, le associazioni e reparti oncologici ospedalieri;
- Assistenza continua a livello territoriale, viene quindi indicata la necessità di una figura di raccordo a conoscenza della storia clinica pregressa della malata;
- Integrazione a livello territoriale del team multidisciplinare che si occupa della cura;
- Nelle Case di comunità deve essere presente sempre un’associazione paziente;
- Il percorso terapeutico è personalizzato e le innovazioni tecnologiche permettono di praticare le terapie adeguate direttamente sul territorio.
In particolare il lavoro svolto nelle Breast Unit ha dimostrato come l’integrazione delle cure porti a una riduzione di circa il 18% della mortalità per cancro al seno; - Percorsi di cura che assicurano standard di qualità e sicurezza pari a quelli garantiti in ospedale;
- Coinvolgimento e possibilità di scelta del percorso di cura da parte della paziente e del caregiver;
- Potenziamento della Digital Health come supporto dell’integrazione ospedale-territorio
- Promozione della formazione-informazione del personale sanitario, con la possibilità per gli infermieri di diventare “infermieri di comunità”;
- Miglioramento della qualità di vita della paziente, in linea con il Piano oncologico europeo.
Il documento prospetta, inoltre, un potenziamento del PNRR, volto a rafforzare le relazioni ospedale-territorio, la delocalizzazione di alcuni servizi e la qualità e l’equità di accesso ai percorsi di cura.
Fondamentale non solo il passaggio della patient centricity al patient involvement, ma anche il coinvolgimento delle associazioni, perché come afferma Paola Boldrini, presidente Intergruppo Parlamentare per la Cronicità del Senato della Repubblica: “… in sanità il progresso, la tecnologia, le competenze non bastano. Serve l’umanità”.
L’obiettivo di Onconnext è modificare i modelli organizzativi in atto, promuovendo la telemedicina, la comunicazione digitale, l’assistenza domiciliare, con azioni che riducano l’accesso ai reparti ospedalieri.
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