Qual è il ruolo delle buone abitudini alimentari e in generale di uno stile di vita sano nella prevenzione del cancro alla prostata?
Il tumore alla prostata è come più volte sottolineato la forma più diffusa tra la popolazione maschile, laddove, negli ultimi anni, a un netto aumento delle diagnosi, corrispondono anche un basso rischio di morte e la percentuale, circa il 92%, di persone vive a 5 anni dalla diagnosi.
Tra i fattori di rischio menzioniamo l’età, perché le possibilità di ammalarsi sono maggiori dopo i 50 anni; la familiarità, il rischio di ammalarsi è doppio per chi ha un parente stretto, già ammalatosi di cancro; la presenza di mutazioni genetiche o la sindrome di Lynch e i fattori legati allo stile di vita.
Ecco, in quest’articolo ci concentriamo proprio su questo, indicando buone abitudini da seguire per prevenire l’insorgenza del cancro alla prostata.
Siamo consapevoli, ormai da tempo, che alcuni nostri comportamenti riducono il rischio di ammalarsi di cancro, lo stesso Codice Europeo contro il cancro elenca un serie di buone abitudini che mettono d’accordo tutti gli esperti del settore. Nel caso del tumore alla prostata, quali sono le abitudini consigliate?
Ad avvalorare la tesi sui benefici delle buone abitudini alimentari e non sulla nostra salute, uno studio, i cui risultati sono stati presentati dall’American Association for Cancer Research.
È stato dimostrato che per le persone con alto rischio ereditario di sviluppare il tumore alla prostata, la probabilità di ammalarsi di forme aggressive di neoplasie prostatiche diminuisce se adottate regolarmente sane abitudini.
Seguire, quindi, una dieta bilanciata e regolare attività fisica è necessario per allontanare il rischio di cancro alla prostata, e allo stesso tempo è fondamentale sottoporsi a visite periodiche con uno specialista, soprattutto dopo i 50 anni.
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