Chirurgia conservativa: gli effetti positivi sulla vita della donna
La chirurgia conservativa influenza positivamente la qualità di vita delle donne malate di cancro ed è efficace in termini di sopravvivenza e guarigione.
Secondo i risultati della ricerca del Brigham and Women’s Hospital di Boston pubblicati sulla rivista JAMA Surgery, la tipologia di intervento scelta dalle donne giovani affette da cancro al seno influenza la loro qualità di vita.
Mastectomia e reazioni del sistema immunitario
Sulla prestigiosa rivista scientifica The Breast è stato pubblicato un articolo che conferma quanto dimostrato dalla ricerca di Boston. Inoltre, i luminari avanzano l’ipotesi che grazie alla radio post operatoria e alla migliore reazione del sistema immunitario, la chirurgia conservativa conduca anche a una riduzione della mortalità.
Nonostante negli Stati Uniti la mastectomia sia praticata soprattutto sulle donne giovani, i dati dimostrano come le donne percepiscano un peggioramento della qualità di vita successivo a interventi di mastectomia laterale o unilaterale.
Le pazienti sono meno stressate di fronte a interventi per la sola rimozione del tessuto malato o delle aree adiacenti il cancro.
La chirurgia conservativa mammella in Italia
Il Breast-Q, cioè un questionario con domande inerenti la qualità di vita, è stato sottoposto a 560 donne con un’età inferiore ai 40 anni, malate di cancro a diversi livelli.
Il campione è rappresentativo di donne con mastectomia bilaterale, unilaterale e conservativa con conseguente ciclo di radioterapia.
L’asportazione totale del seno è vista negativamente e produce effetti sull’attività fisica, le relazioni sessuali e la ricostruzione del seno post guarigione.
Per fortuna in Europa e in Italia la situazione è ben diversa: se negli Stati Uniti sono praticate due mastectomie ogni 5 casi diagnosticati, in Europa gli interventi drastici si dimezzano e in Italia ancora di più.
Perché questa differenza? In America variabili mediche ed economiche incidono sulle scelte oncologiche, i medici cercano di limitare i danni causati da possibili azioni legali in caso di recidive.
Oncoplastica: la nuova frontiera della lotta al cancro
In Italia assistiamo negli ultimi anni a un incremento delle tecniche di chirurgia conservativa, basti pensare che nei Centri Senologici circa l’80% dei trattamenti mira ad asportare contemporaneamente la neoplasia e salvaguardare l’estetica del seno.
Le nuove procedure oncoplastiche, coniugano l’oncologia alla chirurgia estetica, ottenendo ottimi risultati sia di guarigione sia estetici.
Gli interventi richiedono una pianificazione dettagliata dalla localizzazione del tumore alle caratteristiche della ghiandola mammaria coinvolta.
I risultati della ricerca di Boston confermano la positività di questo trend di cura, in quanto, almeno in Italia, solo una residua percentuale di donne è ancora sottoposta alla chirurgia demolitiva.
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