Mucosite e chemioterapia: come comportarsi?
La mucosite è un’infiammazione del cavo orale molto frequente nei pazienti sopposti a chemioterapia.
Uno degli effetti collaterali più fastidiosi delle terapie che si presenta nel 30-40% dei casi con dosaggio farmacologico standard, percentuale che sale fino al 90-100% dei pazienti con trattamenti chemioterapici ad alte dosi.
A seconda del tipo e dell’intensità della terapia, le manifestazioni comuni sono eritemi, secchezza delle fauci, ulcera, erosioni, fino a gravi infiammazioni che interessano la bocca e la gola, impedendo al malato di mangiare, bere, parlare, persino di aprire la bocca.
Spesso il rossore o eritema è affiancato da macchie biancastre, indicative di un’infezione fungina.
A volte, la condizione è talmente dolorosa e debilitante che produce ritardi nelle terapie e aumento dei costi sanitari, impattando negativamente sulla vita del malato.
Perché viene la mucosite?
La mucosite è uno degli effetti collaterali conseguenti alle terapie oncologiche, poiché radioterapia e chemioterapia bloccano la capacità riproduttiva delle cellule epiteliali.
La mancanza di turnover cellulare nel cavo orale produce l’assottigliamento della mucosa, la quale diventa atrofica ed esposta a ulcere, dolore, sanguinamento e infezioni.
I sintomi più frequenti delle mucisoti sono:
Come anticipato, durante la chemioterapia il disturbo si manifesta dopo qualche giorno, con picchi tra il settimo e il quattordicesimo giorno dopo.
Di solito la patologia è localizzata nella superfice interna di guance e labbra, sulla lingua in fondo al palato e si presenta con un rossore vistoso e molto doloroso.
Ma quali sono i sintomi mucosite da chemio?
- Dolore e difficoltà nella deglutizione
- alterazione del gusto
- alterazione salivare
- alterazione della mucosa con eritema, lesioni, ulcere ed eventuali pirosi gastrica ed esofagite
- raucedine o riduzione del tono di voce
In campo medico esistono metodi per valutare il grado di mucosità, come il grading WHO (World Health Organization), una scala di valutazione, che utilizza elementi oggettivi e funzionali e la Scala OMAS (Oral Mucositis Assessment Scale), dove la severità della patologia è distinta in 5 gradi diversi.
Trattamento
La mucosite orale nelle sue forme più accentuate va tenuta sotto controllo con piani personalizzati e un approccio di tipo olistico.
Un buon punto di partenza è mantenere un’adeguata igiene orale, consigliati qualora vi fosse dolore, sciacqui con soluzioni antinfiammatorie e anestetiche.
Inoltre, è importante mantenere la zona idratata, evitare cibi acidi, sigaretta, alcol, bere almeno 1,5 l di acqua.
Il trattamento della mucosite è indirizzato alla riduzione dei sintomi, per questo tra i rimedi, diciamo casalinghi, masticare del ghiaccio durante le terapie aiuta a lenire gli effetti tossici dei farmaci sulle mucose.
Consigliate, a livello preventivo, anche le gomme da masticare, grazie alla maggiore produzione di saliva.
Quando il dolore interferisce rendendo difficili le terapie, soprattutto nelle neoplasie testa-collo, si rende necessaria la prescrizione di oppioidi a rapido rilascio, somministrati per via intranasale, transmucosale e sublinguale.
Il miele: il rimedio naturale contro la mucosite oncologica
Il miele sembrerebbe essere uno dei rimedi naturali migliori contro le mucositi da radio e chemioterapia, come dimostrato da numerosi studi scientifici.
Lo confermano circa 19 studi, che non solo mettono in evidenza i vantaggi del miele in fase terapeutica, ma anche preventiva.
Per lenire il disturbo, è necessario cambiare le proprie abitudini alimentari, prediligendo per esempio cibi freddi.
Un aiuto importante potrebbe derivare dal miele, secondo i risultati della ricerca della Taipei University, dove sono stati confrontati circa 19 studi sulla funzione curativa e preventiva del miele.
Dai risultati emerge che consumare miele, anche sotto forma di risciacquo, ha portato a una notevole riduzione del rischio di sviluppare mucosità severe.
Il miele è un potente antiinfiammatorio, antiossidante e antibatterico, neutralizza l’azione dei radicali liberi, crea, inoltre, un ambiente umido, impedendo la proliferazione batterica.
In conclusione, la mucosite rimane un effetto collaterale delle cure oncologiche difficile da gestire e spesso presente in concomitanza con altre patologie prodotte dalla chemio o radio.
Occorre, quindi, investire nella ricerca, per alleviare le conseguenze delle cure, perché trattare il cancro, significa anche controllare e rendere meno aggressivi gli effetti collaterali delle terapie.