Il decalogo delle cose da dire a un malato di cancro
Una diagnosi di cancro, come abbiamo più volte sottolineato, porta con sé strascichi di emozioni e di cambiamenti così importanti, che il malato necessita dell’affiancamento di uno psicologo e di tatto da parte di chi lo circonda.
A volte l’uso di alcune frasi genera solo angoscia e dolore, perché partire dalle parole è il primo passo per aiutare chi sta affrontando una diagnosi e cura oncologica.
Ecco le 10 frasi da evitare con un malato di cancro
Paolo Gritti, past president della Società Italiana di Psiconcologia (Sipo), ha stilato questo decalogo.
- “Devi solo riposare e stare sereno, ci occuperemo noi di tutte le tue faccende”
L’intento è dei migliori, però il malato di cancro sente la necessità di sentirsi attivo, capace di continuare a svolgere le sue attività quotidiane. - “Poverino”
Il cancro è una malattia, grave, vero. Il malato ha bisogno, però, di positività, di sapere che ce la può fare.
Non necessita di ansia sul futuro, sui possibili effetti collaterali. Al cancro si sopravvive, questo è il messaggio giusto! - “I medici non hanno ancora capito di che si tratta”
Il paziente ha il diritto di conoscere la propria situazione, il silenzio e le bugie acuiscono solo lo stato di paura e di ansia e negano la possibilità di poter decidere. - “Nessuno di noi dirà nulla”
Il Dott. Gritti la chiama la “congiura del silenzio”, ovvero la decisione unanime di familiari o amici di mantenere il silenzio sulle reali condizioni di salute.
Il gesto di protezione, rischia però di generare rabbia e quindi medici e infermieri dovrebbero informare il malato su ogni aspetto. - “Ce l’hai, ma non è proprio così”
Possiamo chiamarle le mezze verità. Recenti studi dimostrano come il paziente abbia bisogno della verità sul tumore, sulle terapie e le possibilità di guarigione. - “Non farti domande”
Anche questa frase è sbagliata: la persona malata ha bisogno di chiedere, informarsi, dire la propria opinione. Ha bisogno di essere ascoltato. - “Proviamo questa cura, dicono che sia miracolosa”
Sostenere le aspettative dell’esistenza di cure miracolose e spesso non provate scientificamente è un errore.
Inoltre, sottolinea il Dott. Gritti, in Italia la cura contro il cancro ha raggiunto livelli che nulla hanno da invidiare agli altri paesi europei. - “Fate così è la cosa migliore”
Quando il cancro avanza, compito del medico è lasciare libero il paziente e i suoi familiari nella scelta delle azioni da eseguire e rendersi disponibili a sfoghi e stati emotivi. - Il malato non è invisibile. La scelta giusta è quella di chiedergli come sta, con discrezione.
- “Ho tanti conoscenti malati di cancro”
Sarebbe il caso che amici e familiari la smettessero di alimentare false speranze e peggiorare la condizione del malato con informazioni o peggio, fake news.