Prevenzione: consumo di verdure a foglia
È ormai noto come un’alimentazione sana contribuisca al benessere dell’organismo e quanto il consumo di verdure a foglia sia determinante nella prevenzione dei tumori.
Infatti in alcuni cibi sono presenti sostanze che favoriscono l’insorgere della malattia, come i nitrati, le aflatossine e i grassi e le proteine animali.
Quindi un’alimentazione corretta richiede soprattutto di ridurre l’apporto di tali sostanze, favorendo l’assunzione di cibi ricchi di fibre e vitamine.
Occorre consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura durante il giorno, privilegiando l’uso di cereali, pane, pasta e riso integrali e legumi.
Una ricerca di EPIC (European Prospective investigation into cancer and nutrition study) dimostra che le verdure a foglia, sia cotte che crude, in quanto ricche di antiossidanti, rappresentano una potente arma di difesa contro il tumore al seno.
Lo studio è stato condotto su 31mila donne reclutate in vari centri italiani, delle quali si conoscevano perfettamente le abitudini alimentari.
Nel campione 1000 donne hanno sviluppato il tumore al seno e le persone sane erano quelle che consumanvano abitualmente alimenti anti cancro.
Le verdure a foglia: come consumarle
Spinaci, cicoria, bieta, lattuga vanno consumate sia cotte che crude. Ancora meglio se condite con olio extra vergine di oliva.
Le verdure a foglia verde, come insalata, erbette e spinaci, sono molto ricche di folati che proteggono il DNA da mutazioni potenzialmente cancerogene.
I dati emersi da numerosi studi sono molto interessanti, perché forniscono indicazioni utili per una strategia di prevenzione primaria del tumore al seno.
In particolare è stato evidenziato come, all‘aumentare del consumo di tutte le verdure, diminuisce il rischio di sviluppare un tumore al seno.
Oltre alle verdure, gli ortaggi (peperoni, ricchi di antiossidanti e vitamina C, melanzane, zucchine, fagiolini, carciofi, ecc.), utilizzati soprattutto cotti e i pomodori crudi svolgono un ulteriore ruolo protettivo.
L’indicazione principale che deriva da questo studio e altre ricerche, è quella di aumentare in generale la presenza delle verdure sulle nostre tavole, con particolare attenzione alla varietà e all’origine.